Moltissimi sono gli olivettiani che hanno avuto l’occasione di conoscere l’ing. Pier Giorgio Perotto, un collega che ha condiviso e segnato la storia dell’azienda dal 1957 al 1993 attraverso tre momenti fondamentali:

  • la Divisione Elettronica, dalle origini dei Laboratori di Barbaricina a Borgolombardo e Pregnana Milanese;
  • la Ricerca & Sviluppo, dall’ideazione della Programma 101 all’unificazione dei gruppi di progetto, il passaggio dalla meccanica all’elettronica, lo sviluppo dei sistemi;
  • l’Elea, società di formazione e consulenza nata dallo scorporo delle iniziative di istruzione manageriale, tecnica e commerciale dal patrimonio Olivetti.

E molti erano presenti, in una fredda mattina di fine gennaio del 2002 a Cavaglià, paese d’origine della sua famiglia, per rendergli l’ultimo saluto.

Siamo orgogliosi di informarvi che in data 23 gennaio 2013 il comune di Cavaglià, preso atto dell’istanza di “alcuni ex olivettiani” e su proposta del Sindaco, ha deliberato di intitolargli un’area comunale, nota come area dei Menhir, che assumerà il nome di

GIARDINI ING. PIER GIORGIO PEROTTO

La cerimonia ufficiale di intitolazione si terrà

SABATO 25 MAGGIO 2013 ALLE ORE 11,30

Sono attesi e benvenuti alla cerimonia gli amici e i colleghi di Perotto, oltre ai rappresentanti dell’Associazione Spille d’Oro Olivetti, dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, della Fondazione Adriano Olivetti e della Fondazione Natale Capellaro.

Colleghi ed amici che vivono tuttora numerosi nell’area del Canavese, a pochi chilometri da Cavaglià, cui auspicabilmente vorranno aggiungersi quelli provenienti dai centri di sviluppo dell’area milanese e dal polo di formazione commerciale fiorentino. E naturalmente tutti gli olivettiani che si sentiranno attratti dal… richiamo della foresta!

L’area dei Menhir
A ridosso della rotonda dove si incontrano la SS143 (che porta a Biella e a Santhià) e la SS593 (che porta a Borgo d’Ale) è presente quello che è probabilmente il più grosso sito archeologico di Menhir del Piemonte. Purtroppo solo di recente è stato identificato e valorizzato (è rimasto del tutto ignorato fino a che, a seguito di lavori edilizi, i massi sono stati spostati con delle ruspe. Poi a seguito di una segnalazione il Comune le ha fatte riposizionare come erano approssimativamente in origine). È stato accertato che i Menhir risalgono come minimo all’età del ferro. Maggiori informazioni qui

Una favola che si avvera
I lettori che ci seguono con assiduità ricorderanno sicuramente la serie di capitoli dei “Ricordi di Beppe”, che abbiamo pubblicato a puntate sul nostro sito durante l’inverno 2011-12. Il capitolo che Beppe Calogero ha dedicato al ricordo di Perotto si chiudeva con un desiderio inesaudito, che riportiamo qui di seguito.

…………… Qualche anno fa se ne andò anche Perotto e io partecipai al suo funerale al cimitero di Cavaglià, sua cittadina piemontese di origine. Io lo ammiravo molto e gli preconizzavo sempre un futuro monumento nella piazza del Municipio di Cavaglià ma lui, che era un tipo schivo, si faceva una bella risata dietro la sua barba e passava via. Dopo la sua morte raccolsi anche delle firme perché il Sindaco dell’epoca provvedesse a fare questa statua; sarebbe bastato anche un semplice mezzo busto, ma non ebbi risposta. Bisogna capire: Cavaglià era allora un paesino del vercellese dedito a produrre riso e meliga e ad allevare animali, perciò non era ancora in grado di valutare l’onore che il prof. Pier Giorgio Perotto aveva fatto alla sua terra.
Un giorno o l’altro dovrò passare per Cavaglià per vedere se per caso un nuovo sindaco più al passo coi tempi una statua gliel’abbia davvero dedicata, almeno ora che grazie al Web la cultura informatica è diventata molto pervasiva, certamente anche tra le risaie e nelle stalle del vercellese.

Un lettore biellese cultore di storia olivettiana, colpito dal racconto, ha preso la palla al balzo e ha scritto al Sindaco di Cavaglià segnalando il suggerimento e coinvolgendoci nel portare avanti la proposta.

Oggi Cavaglià, che nel frattempo è entrata nella nuova provincia di Biella, ha perso in parte la sua vocazione agricola, in seguito allo sviluppo industriale e del terziario. E, grazie ad un Sindaco sicuramente al passo coi tempi, ha deciso di onorare un illustre figlio della sua terra, dedicandogli un giardino in cui le nuove generazioni possano correre e giocare fra gli antichi Menhir e sotto il monito severo del “professor” Perotto.

Share This