Ebbene sì, amici!

Siamo riusciti a riemergere dal perfido Covid.

Vaccinati, “mascherati” e distanziati (fino a un certo punto!), abbiamo anche quest’anno celebrato il nostro orgoglio olivettiano col tradizionale raduno autunnale, dopo la temporanea forzata interruzione l’anno scorso.

Eravamo meno di altre volte: solo una quarantina, incluse alcune gentili accompagnatrici. Il nocciolo duro degli inossidabili era in gran parte presente, ma anche tra i più fedeli e appassionati seguaci si sono registrate defezioni: gli anni che avanzano, gli strascichi della pandemia, oltre alle difficoltà contingenti che possono sempre capitare a tutti, hanno avuto il loro peso. Senza dimenticare gli amici che purtroppo ci hanno lasciato.

Nonostante qualche acciacco in più in alcuni di noi, il calore e la gioia di ritrovarsi sono stati quelli di sempre. Si direbbe poi che, col passare del tempo, all’inevitabile nostalgia e all’onda dei ricordi sempre più si affiancano il piacere di condividere esperienze di vita, anche personale e famigliare, il gusto di qualche progetto, la visione del presente e, perché no?, del futuro.

Insomma, non solo, e non tanto, un ritrovo di reduci che rimpiangono i tempi andati, ma davvero un gruppo di amici cementati da una storia comune, in cui le avventure professionali e personali di ciascuno sono diventate avventure professionali e personali di tutti.

“Poche ore, un bagno per provocare la memoria, per stanare momenti, per abbracciare attraverso amici pezzi della propria vita” ha scritto Gianni Di Quattro sulla sua pagina Facebook. Come non concordare?


p.s. Noterete la mancanza di fotografie e filmati, ma quest’anno il comitato organizzatore era ridotto all’osso e all’ultimo momento non siamo riusciti a procurarci un fotografo esterno. Non abbiamo visto nessuno dei presenti all’opera con lo smartphone, ma se qualcuno ha scattato delle immagini e ce ne volesse far parte gli saremmo oltremodo grati.

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