Ragazzi (si fa per dire!), anche stavolta ce l’abbiamo fatta.

Il nostro raduno 2019, l’undicesimo della serie, si è felicemente tenuto il 12 ottobre, nella ormai familiare sede dell’Osteria del Treno a Milano, permettendoci di doppiare la boa dei 10 anni, per avviare… un nuovo decennio. Troppo ottimisti? Forse.

Del resto Finché dura fa verdura, dice un vecchio proverbio toscano che trae spunto dal lavoro di campagna per dire che finché c’è la possibilità e si presenta l’occasione è meglio andare ancora avanti e continuare.

Eravamo una settantina, compresi alcuni accompagnatori (in realtà accompagnatrici), quindi meno di altre volte. Come al solito – ma anche questo lo prendiamo come un segno di vitalità – alla mancanza di alcuni dei frequentatori assidui ha corrisposto la presenza di altri che non erano mai venuti o non venivano da tempo. Un anno in più, qualche malattia, qualche acciacco, problemi familiari: tutte cose che hanno impedito a molti colleghi che pure fanno parte di uno “zoccolo duro” di partecipare. Ma si sa, questo fa parte delle regole del gioco. L’entusiasmo, il piacere di ritrovarsi, quelli invece non conoscono età né ostacoli sanitari.

In particolare, sempre nutrito e compatto, pur col passare degli anni, il nucleo degli ex-Divisione Elettronica ed Elea: un vero e proprio “nucleo di ferrite”, se ci si passa la battuta.

A proposito, o quasi, abbiamo anche avuto una breve testimonianza di Domenico Maletti, presidente dell’Associazione Pozzo di Miele, che potremmo considerare nostra cugina e che raccoglie coloro che hanno attraversato la storia che parte dal Laboratorio Ricerche Elettroniche di Barbaricina, passa per Divisione Elettronica, Olivetti General Electric e via via fino ad arrivare a Bull.

Maletti ci ha aggiornato fra l’altro sul progetto di recupero e restauro delle due insegne che erano installate sulle fiancate del Laboratorio di Pregnana Milanese e che riproducono il logo disegnato da Ettore Sottsass per la Divisione Elettronica. Entrambe sono state recuperate dall’Associazione e dopo il restauro saranno installate rispettivamente in Piazza della Costituzione a Pregnana e nella nuova piazza recentemente dedicata ad Adriano Olivetti a Milano, nell’ex distretto industriale di Porta Romana.

Inutile dire che il nome di Adriano ha fatto scattare ricordi e commozione, che si sono tradotti in un caloroso applauso.

Ce la faremo a ritrovarci, se non in di più, almeno nello stesso numero, l’anno prossimo? È presto per dirlo; ma coltivare la speranza di rivedere ancora una volta amici e colleghi con cui rinverdire i ricordi, parlare di nuovi progetti, o anche scambiarsi idee su iniziative di volontariato o sugli sviluppi della vita famigliare, ci farà certo sentire più giovani e ci farà tornare lo slancio.

E poi frequentiamo il nostro sito: è fatto apposta per aggiornarci e mantenerci in contatto anche nel resto dell’anno.

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