Era il 2008, storico centenario di fondazione dell’Azienda.
Un piccolo gruppo di amici, sollecitati da altri amici, decisero di riunire in un pranzo tanti colleghi, tante persone conosciute in una vita di lavoro alla Olivetti . Per creare l’occasione di rivedere, di risentire, di ricordare persone, momenti e situazioni che ciascuno di noi si porta dentro, ma che ha anche il piacere di tanto in tanto di confrontare con chi ci capisce, con chi sa, con chi ha vissuto insieme le stesse cose.

Così è nato “olivettiani”, così è nato il primo pranzo che ha avuto grande successo, che ha commosso tanta gente, che ha rallegrato tanti cuori. E poi si è andati avanti anno dopo anno a organizzare queste adunate, a rivedersi, a sentirsi, a chiedersi allora quest’anno quando è l’adunata, quando ci si vede?

Il merito va dato al motore principale dell’iniziativa, Mauro, che è stato poi
coadiuvato da qualche amico, più per un senso di condivisione e solidarietà che per attività operativa, più per fare gruppo, esprimere idee che per portare avanti un compito preciso .

Si è fatto anche un sito e si è discusso a lungo su come utilizzarlo e come farlo percepire. Oggi è utilizzato solamente per le notizie di lunga durata in modo statico. Un sito che potrebbe essere un punto di incontro fra tanti, fra tutti, che potrebbe essere una piazza dove appendere saluti, messaggi, ricerche, comunicazioni, disponibilità, pensieri e ricordi. Ma questo sito non è mai stato così, non ha mai fatto tutto questo, è stato solo un lenzuolo steso a manifestare che ci siamo, a protestare, a farci vedere, ma poi basta. Forse il comitato dei promotori ha sbagliato, forse non è riuscito, non si è impegnato, forse tutti non si sono interessati, non hanno partecipato, hanno trascurato, non hanno sollecitato o suggerito. È così e bisogna prenderne atto.

A che punto siamo

Il raduno di questo 2015 alla Residenza Vignale vede una partecipazione qualificata ma ridotta rispetto a quando siamo partiti, perché nel tempo tutto si logora, tutto cambia. Adesso gli anni sono passati, qualcuno è uscito dal teatro della vita, qualcuno si è rannicchiato, qualcuno è impegnato nelle opere di manutenzione a cui dopo una certa età il grande progettista dell’universo e della vita ha deciso di sottoporre il genere umano (va bene vivere di più degli altri esseri che popolano la terra, ma alla fine questo ti tocca, così è se vi pare!).

E allora non possiamo ragionevolmente anticipare che il prossimo anno ci sarà un nuovo raduno: diciamo che le circostanze, le situazioni, le sollecitazioni lo faranno decidere. Adesso diciamo a tutti: siamo qua, manteniamo il data base, rimaniamo collegati e poi il prossimo autunno vediamo. Forse vi proporremo una cosa diversa, un modo diverso di incontrarci. Perché il cambiamento è vita, è un modo per rivitalizzare anche ciò che sembra destinato ad appartarsi, quasi a scomparire.

Quanto alla presenza sul web, visto che il sito oggi pochi lo frequentano, suggeriamo piuttosto di potenziare e di partecipare attivamente a quelli che già raggruppano tanti amici e che sono molto attivi, come per esempio quello promosso su Facebook da Eddy Caraturo Olivetti … io c’ero oppure di convergere verso Nel Futuro, curato da Pietro Bordoli e Gianni Di Quattro, che è meno focalizzato sulle nostre specifiche notizie olivettiane del passato e più centrato su temi di attualità, cultura tecnologica (ma non solo), innovazione.

Nel frattempo il comitato promotore di olivettiani.org ragionerà, vedrà se e come chiedere a queste due iniziative per esempio di avere una rubrica specifica che diventi il tramite per continuare il nostro filo del discorso con minore impegno, ma non necessariamente con minore intensità.

Concludendo

Grazie a tutti per questi anni di contatti e di vicinanza. Sono serviti a noi per non perdere l’illusione di essere ancora dentro alle cose e ci hanno consentito di continuare a voler bene all’azienda, che non solo è stata la fonte del nostro lavoro di una vita, ma che ci ha aiutato a vedere il mondo, le persone in un certo modo. E’ per questo siamo ancora in gran parte molto legati tra noi ed è per questo che manteniamo il piacere di incontrarci, di vederci, di fare cose che ci coinvolgono insieme.

Non trascurate i contatti con i siti e le iniziative indicate, segnalateci idee e riflessioni, vedremo cosa fare, come fare e quando fare. Sappiamo solo perché fare: perché amiamo la nostra amicizia!

Gianni, con Andrea, Luca, Ugo e Vittorio

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