Nerio Nesi
Nino Aragno Editore, 2017
ISBN 978-88-8419-921-8
€ 18,00

Nerio Nesi, autore di una affascinante autobiografia, Al servizio del mio Paese, pubblicata sempre per i tipi di Nino Aragno, racconta in questo breve e intenso ricordo, denso di informazioni e notizie, la saga degli Olivetti che, dal nulla, diventarono grandi e da grandissimi poi un po’ per volta declinarono, mentre la società Olivetti scompariva dal mercato.

Conosciuta personalmente la famiglia Olivetti e studiatene le vicende dei suoi membri, in particolare di coloro ai quali il libro è dedicato (Camillo, Adriano, Roberto, Laura), Nesi la ricorda e la tramanda con affetto, compartecipazione, non senza quella malinconia e quella nostalgia che lascia in tutti noi l’incompiuta vicenda di una grande occasione perduta dell’industria italiana: avere intuito le profonde trasformazioni che avrebbe causato l’era del computer e non aver potuto compiutamente gestirle.

Una piccola storia di una grande famiglia, unica nella storia sociale e industriale dell’Italia.

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Nerio Nesi entrò alla Olivetti, allora leader della tecnologia delle macchine per scrivere e di calcolo, nel 1958, poco più che trentenne dunque, e ha vissuto una parte importante della vicenda che ha trasformato una piccola officina che si occupava di apparecchi di misurazione elettrica, fondata da Camillo Olivetti, in una delle più importanti avventure industriali del capitalismo.

La Olivetti diventa una potenza finanziaria, produttiva e culturale, capace persino di incidere sul design e sui gusti della società italiana e svolgendo un ruolo centrale nella storia dello sviluppo economico del Paese. Nesi sarà vicino ad Adriano Olivetti e a suo figlio Roberto nel periodo in cui il successo delle macchine Olivetti fu massimo, nutrito da quel “paternalismo” progressista e illuminato che fu uno dei tratti distintivi della personalità dell’uno e dell’altro.

Toccò ad essi affrontare la nuova rivoluzione tecnologica: il passaggio che assunse, anche a livello ideologico, dalla meccanica alla elettronica, e, successivamente, alla informatica: una discontinuità storica inevitabile, alla quale una parte dell’azienda non era preparata.

Questa e altre ragioni, che il libro di Nesi documenta, causarono il progressivo declino di una straordinaria impresa familiare – recentemente conclusa dalla scomparsa di Laura Olivetti – alla quale l’economia italiana ed europea deve molto.

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