Il recente acuirsi delle crisi nelle relazioni sociali del mondo del lavoro, frutto secondo molti dei multiformi aspetti della globalizzazione ma certamente anche dell’impoverimento della “statura morale” delle controparti, ha riportato sulle pagine dei giornali e nei dibattiti quello che potremmo chiamare “l’approccio Olivetti” (che sarebbe meglio forse definire l’approccio Adriano Olivetti).

La situazione economica mondiale, la furibonda concorrenza internazionale sui prezzi, le frequenti delocalizzazioni verso paesi a basso costo di manodopera, il graduale e inesorabile impoverimento delle famiglie nei cosiddetti “paesi sviluppati”, hanno riaperto la discussione sui valori essenziali della vita: la famiglia, il lavoro, la cultura, la fede, la morale condivisa.

Sono stati rispolverati i testi sull’esperienza Olivetti e ricercati gli emuli, pochi per la verità, che dagli anni 50 del novecento hanno cercato di seguirne le tracce.

A complemento di quanto avrete avuto occasione di leggere e commentare con i colleghi ed amici, vi invitiamo a visitare un sito dedicato a Francesco Novara, della cui opera ci siamo occupati in passato e che non ha bisogno di essere presentato a chi in Olivetti ha lavorato o ne ha studiato la storia.

Siamo pertanto grati a Walter Deitinger, tesoriere dell’Associazione Italiana di Studio del Lavoro per lo Sviluppo Organizzativo (AISL_O) per avercelo segnalato. Il sito della Rete ELSE contiene fra l’altro un lungo documentario in quattro puntate, dove Francesco Novara riassume la sua esperienza di vita e lavoro in Olivetti.

Una visione istruttiva ed edificante.

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