L’espansione internazionale dell’Olivetti dalle origini agli anni Sessanta

di Adriana Castagnoli

Negli anni Cinquanta il processo di internazionalizzazione dell’Olivetti compie un salto di qualità. In un contesto internazionale favorevole, l’impresa riesce ad acquisire una importante presenza produttiva e commerciale in tutti i continenti. Alla base di questo successo, le scelte imprenditoriali di Camillo Olivetti negli anni Venti-Trenta, quando l’azienda si mosse su due fronti strategici per la crescita: l’innovazione di processo e di prodotto in settori alla frontiera tecnologica, e gli investimenti diretti all’estero. Il che consentì all’impresa di superare quasi indenne la Grande Depressione del 1929-32.

Adriano rimase fedele ai capisaldi della strategia imprenditoriale del padre, rafforzandoli con una più moderna organizzazione del lavoro, nuovi impianti, una attenta cura dell’immagine e della comunicazione aziendale. Egli costruì un’impresa su scala globale, che si affermò per innovazione e cultura, efficienza e responsabilità sociale, capace di conquistare nel 1959 il controllo di uno storico marchio delle macchine per scrivere, l’americana Underwood, e allo stesso tempo di presentare il primo elaboratore elettronico italiano.

L’improvvisa scomparsa di Adriano, nel 1960, rese difficile continuare a sviluppare la presenza internazionale insieme all’innovazione tecnologica: ma quel percorso rimane un modello a tutt’oggi. A farne le spese fu la Divisione elettronica, che nel 1964 venne ceduta alla General Electric. Un’occasione perduta per l’Olivetti e per il sistema Paese.

La ricerca di Adriana Castagnoli, largamente basata su inediti documenti d’archivio, apporta nuovi elementi di conoscenza e di giudizio per valutare, nel lungo periodo, i tratti distintivi dell’esperienza internazionale dell’Olivetti quale Gruppo operante su scala mondiale.

Società editrice il Mulino

Questo volume, il quarto della Collana di Studi e Ricerche dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, fa parte delle numerose iniziative culturali con cui l’Associazione promuove e approfondisce la conoscenza della storia e dei valori olivettiani. Gli altri volumi pubblicati sono:

Stefano Musso, La partecipazione nell’impresa responsabile. Storia del Consiglio di Gestione Olivetti.

Fabio Lavista, La stagione della programmazione. Grandi imprese e Stato dal dopoguerra agli anni Sessanta.

Federico Butera e Giovanni De Witt, Valorizzare il lavoro per rilanciare l’impresa. La storia delle isole di produzione alla Olivetti negli anni ’70.

Share This