Riprendiamo e ampliamo quanto scritto nella Newsletter 38 (28-09-2017) per coinvolgere anche i visitatori del sito su un tema che ci sta molto a cuore. Abbiamo parlato spesso in passato dell’ELEA 9003, il primo elaboratore commerciale interamente a transistor, realizzato dal Laboratorio di Ricerche Elettroniche della Olivetti, diretto da Mario Tchou, con l’innovativo design di Ettore Sottsass jr.

L’unico esemplare completo e “in grado di funzionare” è il secondo esemplare prodotto, l’ELEA 9003/02, a suo tempo acquistato dal Monte dei Paschi di Siena e donato al momento della sostituzione all’Istituto Tecnico “Enrico Fermi” di Bibbiena, unico istituto scolastico toscano che allora aveva un corso di elettronica.

La macchina è completa di periferiche, parti di ricambio, manuali e documentazione dettagliata dei circuiti. Le informazioni di carattere generale, una serie di immagini e parte dei manuali sono accessibili dal sito dell’ITIS “Enrico Fermi” mentre molti documenti sono stati raccolti in un sito dedicato.

Per una serie di vicissitudini legate al trasferimento del Prof. Stefano Del Furia, insegnante di informatica nella scuola, che con grande sacrificio personale aveva condotto e coordinato per anni le attività di documentazione, manutenzione e gestione dell’elaboratore, i lavori hanno subito un rallentamento, pur non arrestandosi del tutto.

In occasione dell’insediamento del nuovo Dirigente scolastico dell’Istituto, Prof. Egidio Tersillo, si è svolto nel settembre di quest’anno (2017) un incontro di presentazione e scambio di vedute sul tema ELEA 9003/02, che non dimentichiamo è di proprietà del Fermi, che lo ospita, sopporta i costi derivanti, mette a disposizione quando possibile alcuni studenti di informatica per “dare una mano”.

All’incontro hanno partecipato Luigino Tozzi del Museo Tecnologic@mente, da sempre curatore della memoria storica dell’elettronica Olivetti al Museo, accompagnato da Mauro Ballabeni di olivettiani.org e da Wladimir Zaniewsky, un tecnico informatico appassionato di macchine storiche che dedica molta parte del suo tempo libero all’elaboratore di Bibbiena.

Luigino Tozzi si è proposto come coordinatore dei rapporti col mondo esterno alla scuola, in particolare col mondo olivettiano, augurandosi che col tempo sia individuata anche all’interno dell’Istituto una nuova figura di riferimento con cui discutere e pianificare le possibili attività, necessarie a mantenere in vita questo testimone unico di un’epoca pionieristica in cui Olivetti, con il progetto ELEA prima e con la Programma 101 successivamente, ha fornito un contributo fondamentale.

Nel frattempo, nel gruppo olivettiani.org sono ripresi i contatti con i colleghi che hanno avuto in passato esperienze lavorative in ambito Divisione Elettronica Olivetti (Elea 9000, Elea 6000, Elea 4000) a partire dal gruppo iniziale di progetto di Barbaricina per proseguire con i Laboratori di Borgo Lombardo e di Pregnana Milanese e con gli specialisti dell’organizzazione commerciale.

In occasione del Raduno 2017 (Milano, 28 ottobre) una dozzina di colleghi si sono seduti ad un tavolo “Elea” per un primo scambio di opinioni focalizzato sull’Elea 9003/02. Sono emerse due tendenze fondamentali, ancora da approfondire e valutare a fronte dei contatti futuri:

a) Il restauro conservativo e la manutenzione al fine di permettere il funzionamento almeno parziale del sistema, usufruendo della collaborazione già operativa in passato di alcuni tecnici hardware, necessariamente attempati considerata l’età della macchina e di qualche esperto di programmazione.

b) La “musealizzazione” del sistema, senza tentare di renderlo funzionante ma conservando l’intera struttura e dotandola di strumenti illustrativi di contorno (pannelli, filmati, interviste, simulatori) che permettano di conoscere meglio la struttura, le prestazioni e le innovazioni tecnologiche che hanno fatto parte del progetto.

Continueremo la discussione all’interno di un gruppo di lavoro, sia attraverso la rete che con incontri mirati, per valutare a fondo queste ed altre alternative possibili. L’invito è ovviamente esteso a chiunque possa e voglia mettere a disposizione dei colleghi esperienze passate e suggerimenti per il futuro. Scriveteci a info@olivettiani.org.

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