Mercoledì 14 settembre 2016, nella chiesa di San Pietro in Sala a Milano, una numerosa folla di amici, colleghi e concessionari ha dato l’ultimo saluto a Massimo Samaja, classe 1929, olivettiano da sempre.

Massimo è stato un protagonista della storia della Olivetti. Dalle macchine per scrivere alle contabili sino ai prodotti data processing, dalle esperienze di vendita di base alle funzioni manageriali più strategiche come la Direzione Marketing Internazionale, la Direzione Commerciale Italia, la Direzione del Personale. Naturalmente con in mezzo tanti incarichi anche di tipo internazionale come la responsabilità della Divisione Sistemi presso la British Olivetti.

Massimo è stato un dirigente sempre impegnato, pragmatico e attento alle relazioni con il cliente e con il mercato in generale. Sosteneva i suoi collaboratori con i quali molto spesso si creavano dei rapporti di vera amicizia e di riconoscenza da parte di costoro per il rispetto e le attenzioni che Massimo non lesinava. Un uomo di poche parole, senza fronzoli, capace di andare subito al nocciolo dei problemi è stato un riferimento per l’azienda cui è stato sempre fedele anche in momenti di difficoltà generale e personale.

Umanamente Massimo era una persona che amava le amicizie, le cercava e le ricambiava con entusiasmo e partecipazione, cercava di capire tutti e di essere utile a tutti non negando mai un suggerimento anche personale. Un grande dirigente, un caro amico, un riferimento per tanti, un uomo curioso che ha vissuto sempre e con entusiasmo dentro il suo tempo.

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