di Gianni Di Quattro                               

Un periodo strano quello di Natale, forse prima era più bello, forse di questi tempi è più consumistico, ma insomma non possiamo negare che la maggior parte delle persone che hanno una certa età, che sono nella stagione più riflessiva della vita, lo sentano di più. Magari con nostalgia, magari con qualche lacrima ma è così. Insomma, parliamo di noi che avvertiamo il calore del periodo perché è più naturale ricordare gli affetti più cari, un momento quasi sospeso per ripensare a tante speranze e a tante distrazioni del nostro percorso. E, soprattutto, ripassare nella nostra mente e nel nostro cuore i tanti amici della nostra vita, quelli che contano più degli anni che sono trascorsi, come diceva il grande poeta spagnolo Machado.

Per tanti di noi la Olivetti è stato il posto della vita dove ci siamo conosciuti, siamo diventati amici, abbiamo condiviso tanto, qualche volta abbiamo anche sofferto e spesso ci siamo impegnati a consolarci reciprocamente. E adesso tutti ci possiamo contattare, ricordare, ripensare anche attraverso “olivettiani”, un mezzo che l’amico Mauro Ballabeni con qualche collaborazione ha messo in piedi e gestisce.

Ed allora adesso siamo a Natale!  Il nostro cuore è pieno di sentimenti, la nostra mente è affollata di ricordi e per distenderci, per abbracciare l’amicizia, cosa che (vi assicuro) ci farà bene e ci farà chiudere per un attimo gli occhi per la umanità che attraverserà il nostro essere, la mia proposta è di scrivere su olivettiani in uno spazio che Mauro mette a disposizione i nostri auguri per tutti noi. Basta il nome e una parola. Tutti saremo felici di leggere, il nostro cuore sarà più caldo e ci sentiremo più vicini come lo siamo stati nella nostra vita. Coraggio, facciamolo!


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